THREE

TITOLO: Three
AUTRICE: Fuyumi Soryo
TIPOLOGIA: Shoujo

GENERE:drammatico, sentimentale, musicale
NUMERI: 8 (concluso)
DATA PUBBLICAZIONE: 2010
CASA EDITRICE ITALIANA: GP
CASA EDITRICE ORIGINALE: Shogakukan

COSTO: 4,90 eu.
VOTO KKN: 10





Trama: Racchiudere la storia di questo manga in poche parole non è semplice per questo risulterà approssimativa ma consideriamola niente meno che un’introduzione. Questa non è la storia di due persone ma quella di tante. Quelle che ci accompagneranno fino alla fine saranno Kei e Rino due ragazzi con un’unica forte passione in comune: la musica. I due sebbene siano caratterialmente agli antipodi svilupperanno un legame indissolubile e saldo che però li porterà sempre a farli scontrare, allontanare e soffrire innumerevoli volte. L’amore, la musica, che cosa sia tutto questo in realtà e come meglio debba essere espressa. Sarà una continua ricerca di se stessi, e del migliorarsi il tutto non privo di ostacoli. Tremendamente bello quanto mai terribilmente reale i due ragazzi dovranno affrontare innumerevoli prove per poter far sopravvivere il proprio talento e il proprio essere. Saranno messi sotto pressione dagli squali ingordi e approfittatori delle case discografiche pronti a tutto pur di vendere i loro “prodotti” senza porsi alcun limite. Cosa ne sarà di loro? Del loro futuro? Vinceranno e diventeranno liberi di poter esprimere in musica la loro essenza oppure verranno assorbiti in quell’insano e anonimo standard commerciale? 

Impressioni: Brividi, lacrime e infinite sensazioni. Ho appena finito di leggere l’ottavo volume, il conclusivo e posso dire di non aver mai letto un manga così reale, complicato,  quanto mai pieno di sentimento. Parla di musica, parla di persone, della vita, della morte e ancora di musica. Ne parla in modo così profondo e dettagliato che riesci quasi a perderti e ti fondi talmente con quei personaggi così veri da sembrarti reali che quelle note disegnate dalla Soryo le senti davvero, senti i suoni scorrerti sotto pelle. Tanto mi è piaciuta in una delle sue prime opere edite in Italia: Mars (e in altri suoi piccoli lavori come Sole Maledetto e Dolls)  tanto l’ho adorata e stimata in questa. Matura costantemente senza perdere il suo carisma e il tratto di disegno che l’ha caratterizzata sino ad ora. A chi già la conosce e la apprezza dico, “sei ancora qui? Dovresti aver già contattato la tua fumetteria di fiducia per prenotarti tutti gli otto volumi!” a chi ne sente parlare per la prima volta invece “sicuramente i tizi di cui parlavo sopra stanno già prenotando e se non ti sbrighi a te toccherà aspettare un altro po’ di settimane prima di leggerlo!”.





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